La mia stagione Trail Running 2015



Eccomi di nuovo qua, dopo il report del 2014, ad imprimere negli annali il ricordo della mia stagione di Trail Running e divertimenti. E' stato un anno positivo, salvato in extremis anche grazie all'esperienza maturata dal susseguirsi di errori che ad un certo punto avrebbero potuto essere fatali.

Ho iniziato il 2015 determinato ad allenarmi con metodo, sino a quel momento snobbato. Non adottai una tabella, ma più precisamente linea guida sul volume dei km da percorrere settimanalmente e mensilmente. Mi sono imposto una quantità di km alla portata commettendo, però, un grossolano errore: l'intensità degli stessi è sempre stata oltre il limite ragionevole. Nelle mie uscite mi sono imposto, con ignoranza assoluta, la volontà di terminare l'allenamento il più veloce possibile o comunque a ritmi alti.

Ho spremuto il mio fisico, e di conseguenza anche la testa, ma me ne sarei accorto ancora più tardi, sino ad arrivare al temuto over-training. A Gennaio, mentre crolla la strada a Palermo, io trovo la mia e raggiungo un cumulativo di 170 km.

A Febbraio c'é l'appuntamento con il neonato Three for Trail Team. Piacevole giornata, sferzata da una tramontata intesa e freddissima. E anche se il santone consiglia di procere con la castrazione, io non lo ascolto e chiudo il mese a 180 km percorsi.

 A Marzo è tempo di Maremontana: le partecipazioni dei due anni precedenti sono sempre state interrotte per noti motivi. Quest'anno si sfiora un nuovo stop: la neve e il freddo fanno di nuovo capolino sulla manifestzione, però non condizionandola come nel passato. La lunghezza del percorso è aumentata, arrivando a 50 km. Per me una distanza importante per il periodo: arrivo, infatti, al traguardo con qualche difficoltà. La stanchezza che ne deriva mi condiziona un poco, ma non tanto come ad Andrea Lubitz. Breve riposo, poi riprendono gli allenamenti. Mese terminato a 205 km. Aprile è il mese del Trail dei Gorrei. Nella splendida giornata ho teminato l'ancora più splendido percorso, breve, in meno di tre ore: tempi per me sconosciuti. Mi iscrivo anche all'Aschero, storica manifestazione in quel di Vado, al quale non avevo mai partecipato. Ovviamente non mi risparmio. A fine gara inizio a sentire la stanchezza, non solo della giornata. Il percorso non è bellissimo, anche perché i paesaggi sono oscurati dalle nuvole basse. Ma preferisco essere stato qui che con Kilian. Mi diverto anche con gli amici Maratonabili alla Mezza Maratona di Genova. Il mese presenta un cumulativo di 215 km.

Arrivo all'appuntamento del Le 100 Porte carico e comunque pronto. Gara programmanta perché l'ansia di ottenere i punti per partecipare all'Ultra Trail del Monte Bianco ha sopraffatto ogni ragionevole programmazione. Eh, si: avevo la necessità, oltreché la volontà, di completare due gare che mi avrebbero consentito, nel 2016, l'iscrizione diretta e senza sorteggio. Completo e termino Le 100 Porte in condizioni fisiche più che accettabili: l'unico intoppo è l'aver percorso parecchi km con le ciocche ai piedi; leggetevi il report più dettagliato. La stanchezza fisiologica è presente, ma il recupero fisico dopo la gara è piuttosto veloce. Dopo due settimane vado a correre il Trail del Val Noci. Anche qui, manco a dirlo, non mi risparmio. I residui di energie mentali e fisiche mi portano al traguardo ancora felice. Mi sento come un pittore che sta dipingendo un quadro di valore, forse senza saperlo. Maggio terminato con 275 km.

E' un continuo crescere di km. L'eccitazione nel leggere il progressivo sul foglio excel non va di pari passo con la condizione fisica, semmai all'impresa di Samantha. Nessun infortunio, ma qualcosa sto iniziando a sentire. La botta finale arriva con la distanza minore: 10 km in una afosissima serata di Giugno. La Valbisagno, storica manifestazione ligure, mi taglia in due. Corsa al massimo, mi rendo conto che qualcosa non va attraverso il semplice riscontro conometrico, ricercato per queste distanze e terreni. Impiego qualche minuto di più rispetto all'anno precedente anche se con qualche kg in meno e un 'apparente' miglior allenamento. Ovvio, non sono solo i numeri a darmi la sberla. E' una decadenza lenta e inesorabile. Chiudo Giugno a 140 km.

 Sull'Italia e sull'Europa arriva il caldo più intenso del secolo. Ulteriore ostacolo ad un efficace recupero. Aumentano le notti insonni e me le porto dietro parecchi giorni, sino al Gran Trail di Courmayeur. Seconda gara dell'anno che dovrebbe fornirmi il lasciapassare. Giornate splendide e miti regalano panorami fantastici. Il risultato e che godo solo parzialmente. Parto che sono stanco e distrutto, ma poi mi sveglierò, penso dopo alcuni km. Nulla di tutto questo. Arranco sino al 60° km dove getto la spugna. Vorrei scappare su Kepler per la vergogna. Ma non ho tempo. Gino mi ha 'fregato' facendomi iscrivere all'Etna Trail. Finalmente scendo in Sicilia e godo mangiando brioches e granita ogni mattina. Un piacere paradisiaco, come l'ultima discesa che dalla cima dell'Etna conduce dell'arrivo. Le caviglie affondano nel terreno vulcanico, ma comunque morbido e farinoso. Uno spettacolo della natura. Il caldo afoso continua ma Luglio termina con 165 km, praticamente percorsi solo nelle due gare alle quali ho partecipato.

La testa rifiuta ogni trotterellamento. Riprendo le scarpe a fine Agosto scampagnando sui sentieri di Chamonix. Ed anche se sono francesi, seguo il consiglio di Brumotti. Il nuovo obiettivo è stato definito e devo rimboccarmi le calze. Agosto sorride con 130 km, la maggior parte concentrati nelle ultime due settimane. E' il mese del Morenic Trail, ultima fermata per ottenere i famigerati punti. Non spingo sull'acceleratore, la Volkswagen ne sa qualcosa. Ho messo fieno in cascina, penso, quindi dedicherò ogni uscita a ripendere il ritmo e tonificare i muscoli. La strategia darà il risultato cercato. Concludo bene la gara, scavalcando anche quel scalino emotivo che in altre situazioni mi aveva condizionato negativamente. Rilevo, a conti fatti, che l'aver corso scarico e rilassato da ogni aspettativa mi ha fornito quel poco necessario per godermi la giornata. Settembre dice 225 km.

 I mesi successivi corro poco a ritmi blandi, giusto per tenere il motore acceso. Partecipo alla prova del Trail del Parco della Maremma ad Ottobre e a Novembre sono ospite dei Maratonabili alla Maratona di Firenze. Inizio a dedicarmi con maggiore intensità alla ginnastica, attività che ho tralasciato precedentemente.

Che sia un 2016 buono, suvvia!